Ciao Ondine!!
Il blog ve l'avevo promesso tanto tempo fa, anche se, forse, non vi ho mai rivelato che detesto stare seduta ad una scrivania a scrivere!!!
Alla fine l'ho chiamato "il GLOBBo", un po' in onore della GLOBetrotter che ero, un po' perché non riesco a prendere le cose troppo seriamente. In fondo, nell'ultimo anno e mezzo, l'unico posto in cui ho trotterellato veramente tanto è stata la mia Bologna, quindi un po' di merito per questa avventura glielo devo.
Ad ogni modo, ogni promessa è debito, ergo eccomi qua a propinarvi i più turpi segreti sul mio passato da shopaholica.
Per rompere il ghiaccio con la tastiera, sono andata a ripescare una delle mie prime dirette Instagram, quella in cui ho parlato di tacchi e delle loro dimens... proporzioni.
Ora, sebbene negli ultimi 3 anni nel mio guardaroba abbiano fatto da padrone scarpe ortopediche e giù di lì, dovete sapere che il quantitativo di scarpe che ho posseduto negli ultimi 20 anni è un qualcosa d'imbarazzante. Già nel 2005 mia Zia mi prendeva in giro dicendomi: "Ma quando te le metti tutte quelle scarpe! Non sei mica un millepiedi!"
Scarpe in numeri? Non ve lo so quantificare al momento, tra rotazioni e tutto... Viaggiamo sulle 280 paia. Alla fine del 2006 ho addirittura iniziato un quaderno-registro per contarle e dividerle per tipologia e ubicazione. Sì, perché dove trovarle era la chiave per non continuare a comprarne a due paia alla volta pensando di averle dimenticate da qualche parte in giro per il mondo.
Gli anni dal 2000 al 2013 sono stati per me un turbinio di spostamenti tra viaggi, traslochi, studio e lavoro all'estero e chi più ne ha più ne metta.
Talvolta mi trovavo lontanissima da casa e senza un'idea precisa di quando vi avrei fatto ritorno, il clima o la stagione cambiavano improvvisamente e, spiazzata, mi ritrovavo regolarmente senza nulla da mettermi!
Ora, se ci ripenso, sorrido. Talvolta si trattava di un'esigenza concreta, talaltra di una scusa per comprare quel costume, quella ballerina o quella maglietta che tanto mi avrebbero ricordato quel viaggio una volta rientrata a Bologna.
Morale: l'armadio era sempre più pieno e continuavo, in effetti, ad avere poche cose carine da mettere perché compravo sempre le stesse cose, in colori diversi (ma neanche troppo! diciamo che la mia palette l'avevo individuata perfettamente già a 16 anni, dopo mi son fatta deviare :s!)
Insomma, torniamo alle scarpe e ai tacchi. Questo post un obiettivo deve pur averlo... anzi, no!
Facciamo che ve ne parlerò a puntate, sennò che gusto c'è? ;P!
Intanto, se vi va, raccontatemi anche voi qualcosa sul vostro rapporto con scarpe e tacchi.
Quali sono i vostri modelli preferiti? Altezza tacco? Quante paia ne possedete? Avete mai cambiato numero di scarpa? Quali sono i posti più assurdi dove le avete nascoste o intanate?
Alla prossima!
Ciao! Ciao! Ciao!
Carolina
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